martedì 14 settembre 2010

Fedro: è più felice chi ama o chi è amato? De Crescenzo: chi ama soffre come una bestia perchè è come affetto da una forma di esaurimento nervoso...

L'amore è cosa bella o brutta? Fa star bene o soffrire? E' più felice chi ama o chi è amato? L. De Crescenzo non la pensa come Fedro. Chi ama, dice, in verità è come affetto da una forma di esaurimento nervoso e soffre come una bestia...
Nel fantastico video di Luciano De Crescenzo viene spiegata la differenza tra le due Dee dell'Amore: Afrodite Pandèmia e Afrodite Urania; come dire amor sacro e amor profano. L'una rappresenta l'amore materiale, l'altra quello spirituale...

L'unica ossessione che vogliono tutti: l'amore. Cosa crede la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi? La platonica unione delle anime? Io la penso diversamente. Io credo che tu sia completo prima di cominciare. E l'amore ti spezza. Tu sei intero, e poi ti apri in due.

- Philip Roth -

Il Simposio p. I
Il Simposio p. II

5 commenti:

  1. emilia pioppo magistri16 settembre 2010 alle ore 21:55

    Penso che l'amore possa sublimarsi quando oltre ad un intesa fisica completa (e la donna oggi è disinibita nel suo ruolo di partner) ci siano anche interessi comuni, condivisioni di intenti,progetti, voglia di stupire e basi di cultura e di educazione non troppo divergenti. Tutte queste premesse potrebbero rendere un amore veramente unico e per la vita

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  2. Spesso si confonde la Passione con l'Amore.la passione ,intesa come ricerca e possibilità di fruizione del piacere,brucia in fretta,è egoisticamente infantile,mutevole (perchè avanza richieste sempre maggiori-vado al massimo-)e ripetitiva nel contempo (perchè presume una sorta di coazione a pretendere le medesime rassicurazioni in ogni contesto-voglio una vita spericolata-).
    L'amore invece non è pura immediatezza del sentimento,ma resistenza consapevole (Adorno).
    L'amore non è dissimile dall'amicizia,prova ne sia che esiste una "amicizia amorosa", ed ha bisogno di tempo. E'pazienza,volontà di essere insieme,di fare insieme. Si nutre di solidarietà,fiducia e stima reciproche,
    confidenza,sostegno,dialogo.
    L'amore è sempre biunivoco,sincrono e simmetrico:due che diventano uno in virtù del principio del piacere condiviso,nello stesso tempo ovvero simultaneamente (non può essere che uno ami di più e l'altro meno o con riserva)ed in maniera sin-metrica cioè sullo stesso piano,allo stesso livello,secondo un'ordinata corrispondenza tra gli elementi di un assetto.
    Infine,l'amore necessita responsabilità e oblatività,nel rispetto e nella cura anche di se stessi. E'imprescindibile amare il prossimo come amiamo noi stessi,avendo rispetto e apprezzando e curando le nostre qualità tanto quanto quelle dell'altro,in una continua empatia.
    E'per questo che individui borderline o con struttura narcisistica della personalità,possono sembrare amanti travolgenti e straordinari,ma non avendo la capacità di un profondo investimento emotivo,in verità sono incapaci di empatia come di datività,
    impossibilitati a mantenere una relazione stabile;nulla possono,alla lunga,contro la tendenza inconscia a svalutare e distruggere l'oggetto appetìto e invidiato.
    Possono avere una brillante intelligenza cognitiva,ma scarsa intelligenza affettivo-emotiva.

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  3. Sono assolutamente d'accordo con Licia. L'unico punto su cui ho qualche perplessità e' la difficoltà che tutte le condizioni richieste siano presenti simultaneamente. Può accadere, più o meno a lungo, nella fasi magiche, ma fuori da queste ci sono sempre in agguato le sfasature temporali, la divaricazione dei pensieri e dei desideri, le dissonanze della vita quotidiana, in cui magari passi più tempo e parli di più con le tue colleghe di lavoro che con tua moglie...
    Un tempo era la donna a farsi carico di lenire e medicare tutto questo, ma poi si e' giustamente stancata di soffrire solo lei per coltivare le relazioni affettive. Adesso il compito ricade sulle spalle di entrambi, ma, paradossalmente, mentre gli uomini stanno timidamente imparando, ora sono le donne che buttano via il bambino con l'acqua sporca e si mettono a mimare il narcisismo e l'egoismo maschile.
    E poi c'e' il mondo, quella che io chiamo la civiltà del centro commerciale, dov tutto luccica e tutto sembra possibile avere. Una micidiale illusione che plasma laa psiche delle persone al desiderio insoddisfacibile di avere sempre di più di quel che si ha gia', generando un perenne senso di frustrazione e di insoddisfazione. Tutto ciò si riverbera anche nella relazione amorosa, mai come oggi tormentata e instabile.
    A me piace molto l'immagine dell'amore come giardino da coltivare, curare, abbellire e arricchire OGNI giorno, ma penso che come giardinieri siamo ancora molto grezzi...

    Maurizio

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  4. Sono assolutamente d'accordo a proposito di biunivocità e simmetria nell'Amore con la A maiuscola.

    Molto più difficile la sincronia, così come si evince anche dal post maschile precedente e come mi sento di testimoniare per la mia esperienza di quasi quarantenne.

    A me piace pensare ad ogni relazione (non solo amorosa) come ad un ponte ai cui lati (ambo i lati) bisogna porre fondamenta veramente solide per dare durature e serie basi al rapporto.

    Per il resto che augurare ed augurarsi alla luce di coloro che vivono nel giardino dell'amore, per proseguire nella metafora appena letta: buon lavoro a tutti i giardinieri e alle moltissime giardiniere dal cuore infranto... alesSandra

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